L’airone e l’aquila.
Cecilia è una ragazzina che vive sulle
sponde del Ticino, tra Piemonte e Lombardia; è il
La
storia di Yamina, invece, si svolge a Beirut, nel luglio
In
entrambe le vicende si alza forte il grido di denuncia dell’assurdità
della guerra, del mettere uomo contro uomo, popolo contro popolo quando le
aspirazioni, le gioie, i dolori di tutti trovano la loro unica ragione nell’universale,
identica, condizione umana.
“C’erano
due aironi oggi nella risaia. Immobili sulle loro zampe sottili.
In
certi momenti penso che siamo come loro: ci basta avere un pezzetto di pane e
siamo tranquilli nella nostra piccola terra... ma che cosa succede in realtà
fuori di qui? All’inizio credevo che questa guerra fosse giusta, che ci fossero
dei nemici da combattere perché ci minacciavano e che tutto avvenisse per una
buona causa. Adesso ho tanti dubbi: sulla guerra, sulle buone intenzioni, su
quello che sta accadendo... chissà se siamo ancora in tempo a recuperare,
a salvare qualcosa...”
L’autrice,
Alessandra Perotti, vive e lavora sulle sponde di quel Ticino che racconta. Ha
all’attivo diversi volumi per ragazzi ed attualmente tiene corsi e seminari di
scrittura creativa e lavora nello studio editoriale Astragalo da lei creato.