La stagione del gufo dorato, scritto da Annalina Molteni Guaita, premio selezione Montblanc nel 1990, è il primo racconto della collana “L’albero della memoria”. Si snoda tra gli anni 1922 e 1940, dall’avvento del fascismo allo scoppio del la seconda guerra mondiale. In quest’arco di tempo si compie la parabola della famiglia G… e dei suoi numerosi componenti: l’industriale socialista Pep e sua sorella Cecca, l’aristocratica Maria e l’inquieta Pepj, il sognatore Giovanni e il mondano Geno.

Sullo sfondo del caratteristico ambiente padano di un tempo, le vicende prendono vita con poetica e dolente verità d’accenti, in uno dei tanti paesi nascosti l’uno dall’altro nella verde striscia della pianura lombarda, dove “i vivi parlano con i morti” e dove “tutto è certo e tutto è opinabile”.

…da marzo a ottobre tre per sei faceva sicuramente diciotto; nelle sere d’inverno, al caldo umido della stalla oppure all’ osteria del Negher, nell’aria fumosa che sapeva acre di vino, poteva fare ventuno, ventisette o anche più...  

I boschi, le strade di polvere, i filari di gelsi, l’avviata fabbrica meccanica della quale la famiglia aveva tratto ricchezze e prestigio sociale: oggi è tutto scomparso, ma è rimasta sorprendentemente intatta e reale l’anima dei protagonisti, tesi alla ricerca della dimensione interiore che realizzi e giustifichi la loro vita.

Sorretti, fino alla catastrofe finale, dallo stesso credo profondo e inattaccabile: l’essere contro l’avere.